In questa sezione sono contenuti i tutorial della fotografia digitale e di photoshop, uno dei migliori programmi di grafica usati dai fotografi di tutto il mondo.

 

 

Come ottenere una corretta esposizione.

L'esposizione, che si misura in EV (Valore di Esposizione), è la quantità di luce che raggiunge il sensore della macchina fotografica.

Si misura in intensità luminosa (diaframma) x tempo di scatto.

Per ottenere una buona esposizione, quindi, dobbiamo considerare questi due parametri tra i quali intercorre una relazione di reciprocità.

 

Tempo di scatto

E' il tempo in cui l'otturatore della fotocamera rimane aperto per far sì che la luce entri e raggiunga il sensore della fotocamera digitale, o la pellicola in quella analogica.

 

Maggiore è il tempo con cui questo resta aperto e maggiore è la quantità di luce che quindi entra.

Maggiore è la velocità con cui l'otturatore si chiude e minore è la quantità di luce che il sensore rileva.

L'otturatore è una tendina paragonabile alla palpebra dell'occhio.

 

La velocità del tempo di scatto viene misurata in secondi o frazioni di secondo, in cui ogni valore è la metà di quello precedente:

 

T (L'otturatore resta aperto finché non si preme di nuovo il pulsante di scatto)

B (Bulb) L'otturatore rimane aperto finché si preme il pulsante di scatto. 1 s, 1/2 s , 1/4 s , 1/8 s , 1/15 s, 1/30 s, 1/60 s, 1/125 s, 1/250 s, 1/500 s, 1/1000 s, 1/2000 s, 1/4000 s, 1/8000 s

 

In fotografia digitale possiamo controllare l'esposizione dei nostri scatti attraverso l'istogramma.

Questo strumento ci indica se l'immagine e sovraesposta, sottoesposta, se ha delle ombre troppo scure o se abbiamo bruciato i bianchi.

 

Possiamo dire che in una corretta esposizione avremmo il nostro istogramma con una forma “a campana”, ma è importante ricordare che la fotografia è anche uno strumento di creatività, e perciò è bene considerare l'istogramma solo come un punto di riferimento per i nostri scatti.

La fotografia è un processo basato sulla capacità della fotocamera di catturare la luce. Attraverso la luce, infatti, viene catturato anche il soggetto ed il suo movimento.

Viene logico pensare, quindi, che quando l'otturatore si chiude lentamente, lasciando passare più luce, l'immagine finale sarà non solo più esposta ma il soggetto fotografato risulterà più mosso rispetto ad uno scatto con tempi di posa brevi (cioè con l'otturatore che si chiude più velocemente).

Prima di scattare si può optare per una diversa impostazione da quella manuale (M), e settare la fotocamera in una modalità semiautomatica detta priorità di tempo (T) o (Tv) o (S).

In questo modo si può controllare la velocità di scatto mentre la fotocamera imposterà automaticamente l'apertura di diaframma e gli ISO.

Questo metodo è molto utile se si scattano fotografie sportive o più in generale di soggetti in movimento.

 

Diaframma.

Questo strumento, formato da lamelle metalliche all'interno del nostro obiettivo fotografico, regola il flusso di luce che attraversa la lente attraverso la propria apertura e chiusura.

Tale apertura è indicata dalla sigla f e fa parte della scala diaframmale.

 

Diremmo, ad esempio, che un diaframma aperto è f/1.4 mentre un diaframma chiuso è un f/16.

 

Dunque, per ottenere una corretta esposizione, o per avere un'immagine che rispecchi il nostro gusto artistico, dovremmo trovare un equilibrio tra velocità di scatto e apertura di diaframma.

 

Non ci sono regole che limitino la creatività, ma come nel caso dell'istogramma è bene conoscere il rapporto matematico tra questi due elementi.

 

Con un diaframma aperto abbiamo una profondità di campo ridotta, vale a dire che sarà nitido (a fuoco) solo il soggetto in primo piano.

 

ISO

Gli ISO rappresentano la sensibilità del sensore alla luce, e varia da 100 a 25600.

 

Gli ISO a 100 rappresentano una sensibilità nominale oltre la quale si può aumentare il segnale luminoso, portandola, ad esempio, a 250 o a 400...

 

Amplificando il segnale luminoso, però, c'è il rischio di imbattersi nel rumore digitale, paragonabile alla grana nella fotografia a pellicola, in cui avremo dei pixel sparsi in tutta l'immagine di colore rosso, verde e blu (RGB).

 

Adesso che è chiaro come ottenere una esposizione ottimale per le nostre fotografie, è bene comprendere in quale formato scattare.

 

JPEG o RAW?

Il file raw è un file grezzo contenente tutti i dati che il sensore è riuscito a rilevare senza alcuna modifica, ed è paragonabile ad un blocco di marmo prima di essere lavorato per fare una scultura

 

Il file jpeg deriva dalla modifica o compressione del file raw, e può essere immaginato come la scultura di marmo realizzata.

 

Se vuoi imparare a scontornare una foto con Photoshop, segui questa guida:

(Imparerai anche quanto è indispensabile saper usare in Photoshop lo strumento Penna, soprattutto nella modifica delle immagini come in questo caso)

  1. Apri Photoshop.
  2. Clicca su File e poi su Apri...
  3. Adesso seleziona l'immagine da cui vuoi rimuovere lo sfondo e clicca su Apri per importarla.scontornare foto con photoshop cc
  4. Con lo strumento Zoom (Z) ingrandisci l'immagine per lavorare con più precisione.
  5. Seleziona lo strumento Penna (P).
  6. Clicca sul primo punto che servirà a delineare la porzione di spazio che eliminerai.
  7. Clicca sul secondo punto disegnando così la prima linea. 
  8. Continua in questo modo a selezionare il perimetro di ciò che vuoi eliminare.
  9. Unisci l'ultimo punto della selezione con il primo.
  10. Clicca con il tasto destro all'interno dello spazio da eliminare.
  11. Clicca su Crea Selezione.
  12. Stabilisci un Raggio Sfumatura. Può andare bene un 2 o un 3.
  13. Adesso vai nel Menu di Photoshop e clicca su Modifica.
  14. Clicca su Taglia (oppure premi Ctrl e X sulla tastiera).
  15. Adesso, come puoi vedere, lo sfondo è stato rimosso  😀 
Impara Gratis ultima modifica: 2018-10-16T17:44:51+00:00 da Melania Arcese